lunedì 13 dicembre 2010

Telethon 2010 al Villaggio Don Bosco

Il 10 Dicembre 2010 si è svolta la seconda edizione Telethon al Villaggio Don Bosco di Formia.
Per alcune foto, andare nelle notizie pubblicate sul blog della Parrocchia-Oratorio. Clicca quì.

Alcuni gadgets Telethon e la vendita di dolci/gastronomia preparati dai genitori dell’A.S.D. Don Bosco, anche quest’anno ha permesso di raccogliere fondi a favore di Telethon.

La manifestazione, aperta con il saluto del Parroco della Comunità Salesiana, Don Antonio Caroppoli, ha visto l’esibizione di: Musical Friends (il musical di Giovanna Di Luglio e Grazia Imparato); intrattenimento musicale con Karaoke, a cura di Aldo Repici (della comunità neocatecumenale della parrocchia), recitazione di poesie, preparate dai bambini dell’ACR, con l’aiuto degli educatori; l’animazione, tra cui un balletto, del gruppo animatori della parrocchia/oratorio; e ha chiuso la bellissima esibizione musicale di Tony e Hans.

Durante la manifestazione, un brevissimo intervento del delegato Telethon Sud Pontino, Erasmo Di Nucci, che ha evidenziato che Telethon sta dimostrando come l’eccellente ricerca scientifica finanziata possa portare a terapie efficaci e disponibili per tutti i pazienti.

Significative le tre poesie dell’ACR, recitate da Iacopo Mancini, Silvia Falso e  nell’ultima poesia, ha recitato anche il delegato Telethon.

Eccole di seguito:

 

Telethon: i tuoi valori

Eccellenza, trasparenza, efficienza:

questi sono i tuoi valori.

Telethon,

hai permesso alla alla ricerca italiana,

di raggiungere risultati straordinari.

Gli italiani ti sostengono,

ma tu continua su questa strada.

La strada..... che soprattutto recentemente

stai percorrendo, è quella

di promuovere la migliore ricerca scientifica

sulle malattie genetiche,

delle malattie

spesso rare e trascurate.

Rispetto al passato,

il tuo nuovo obiettivo è

quello di far avanzare la ricerca,

verso la cura di queste malattie,

trasformando la ricerca eccellente

in terapie disponibili per i malati.

 

 

Matematicamente Telethon

Telethon,

sono quasi 21 i tuoi anni.

Tanta è la strada che hai percorso,

con numeri da capogiro.

La tua tabellina, variabile nel tempo,

è un po complicata,

ma l'importante è che si impara.

Sono 323 milioni

gli euro che hanno finanziato la ricerca,

con 2.261 progetti di ricerca,

per 454 malattie genetiche.

Sono 7.393

le pubblicazioni sulle riviste scientifiche,

dei ricercatori, che sono 1.421,

che hanno meritato un finanziamento.

Sono 3 gli istituti di ricerca fondati,

con sigle complicate: Tigem, Hsr-Tiget, Dti;

ma non importa.... siete importanti per la ricerca.

Infine 14

sono i bambini affetti

da una gravissima immunodeficienza genetica,

definitivamente curati,

nell'ultima fase della sperimentazione.

E per altre sei malattie

sta arrivando

la certezza della cura,

che bisognerà produrre per tutti.

Stiamo parlando della..... terapia genetica.

 

 

Sette malattie: verso la cura

Le malattie..... che nomi strani:

Ada-Scid, Sindrome di Wiskott-Aldrich,

Leucodistrofia metacromatica, Beta talassemia,

Leucodistrofia globoide, Mucopolisaccaridosi 1,

Granulomatosi cronica.

Per te, Ada-Scid,

la terapia genica già c'è

e ha permesso di curare,

14 bambini.

E tutti gli altri?

Per voi altre sei malattie,

una nuova tecnica sperimentale

è in corso,

simile a quella per l'Ada-Scid,

ma che vede l’utilizzo

dei cosiddetti vettori

derivati dal virus dell'Aids,

in grado di reintrodurre

nell’organismo

il gene curato.

Quest'ultima

è una terapia che Telethon

fa per primo nel mondo.

E poi?

Si... e poi? Tutto parte da quì.....

....il castello costruito in molti anni di lavoro

è finalmente quasi pronto:

almeno per queste sette malattie!

Una triplice alleanza

recentemente è stata creata,

coinvolgendo anche una grande casa farmaceutica,

che dovrà produrre

la terapia dell'Ada-Scid,

per poi immeterla sul mercato.

Terminata la sperimentazione,

è poi previsto

di sviluppare una cura,

anche per le altre sei malattie genetiche.

Telethon

continua così:

l’ansia di arrivare al traguardo,

la speranza dei pazienti, che non deve mai mancare,

l’attenzione di tutta la comunità scientifica,

non vi devono toccare.

L'emozione è comunque tanta

e quando voi ricercatori vi mettete d’impegno,

non vi batte nessuno.

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